La potenza è nulla senza CONTROL.

Ebbene sì, il nuovissimo action di Remedy ha avuto un riscontro dalla stampa (e dal pubblico, finora) molto positivo. Si tratta di un incrocio tra Alan Wake e Quantum Break, se sapete a cosa mi riferisco. Senza fronzoli: Jesse Faden, la protagonista di CONTROL, cerca suo fratello nel Federal Bureau of Control (la controparte inventata della FBI) dopo una sparizione di decenni prima. Appena entrata scopre il Direttore morto, ne prende l’arma e ne assume il ruolo e i poteri psichici. Da qui in poi sarà tutto un susseguirsi senza sosta di azione ed esplorazione non lineare, con un sacco di ambienti onirici e assurdi, decisamente suggestivi e a tratti inquietanti. Il mix è decisamente azzeccato.

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L’azione è veloce, repentina, l’ambiente quasi interamente distruttibile: oggetti che volano, particelle e luci che balenano nei sotterranei dell’Agenzia.
L’arma del Direttore muta forma e insieme ai nostri poteri creeranno un mix offensivo vario e sempre appagante da utilizzare.

Unica pecca gli sporadici rallentamenti e il ritardo nel caricamento di alcuni asset, per lo meno in ambito console (una patch è già all’orizzonte mentre scrivo). Ottima distruttibilità ambientale e poteri paranormali lo fanno filare via liscio come l’olio. Lo finirete e ne vorrete ancora. Grazie al cielo le missioni secondarie (oltre a particolari sfide) saranno qui per quello.

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